Inutile negarlo o cercare di nasconderlo: sono rimasto particolarmente colpito da questo remake di Resident Evil 2 di Katsunori Kadoi e di una Capcom che sembra non sbagliare una. Nella mia mente, mentre assaporavo ogni metodica deambulazione, ogni frizzante scontro, ogni meticolosa ricerca, sfrecciavano pensieri completamente impazziti. Durante la terza o quarta run mi sono reso conto del peso effettivo del gioco. Così ho provato a metterli in fila, cercando di formulare un giudizio di senso compiuto, grazie alla mano esperta di Capitan Brod Brega al montaggio di questo video, spero di esserci riuscito. Non dovete perdere questo grandioso remake per nessuna ragione al mondo.
Gioco realmente straordinario, nonostante gli anni dimostra ancora un game-design semplicemente superiore, un flusso/flow ottimale, nonostante venga dal 1998. Non mi resta che augurarvi Buona Visione, cari nipoti, ringraziandovi già da ora per il tempo concessomi: 9 minuti del vostro prezioso tempo per spiegare più di vent'anni di storia.
Ricordo quando a pochi mesi dall'uscita di Resident Evil 4 provai la sensazione che pur essendo di fronte a una riconosciuta pietra miliare, probabilmente il titolo di maggior importanza ludica dei primi anni 2000, Mikami non fosse riuscito a mantenere la natura horror della serie e il fenomenale coinvolgimento del secondo capitolo. Molti erano convinti che si trattasse di un limite dovuto alla scelta della telecamera e del gameplay di maggior frenesia, ma il remake di Resident Evil 2, un vero e proprio manuale di come vada attuata tale pratica e non solo in questo media, ha risposto come meglio non poteva a quel quesito. Ci troviamo di fronte forse addirittura un capolavoro sottovalutato poiche' non solo ha reso completamente obsoleto l'originale, migliorando totalmente l'esperienza al di la' della realizzazione tecnica(a differenza di quanto non sia successo con il successivo), ma proprio per aver rilanciato il genere Survival Horror e per averci dimostrato che non fosse arrivato alla fine della corsa.
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RispondiEliminaRicordo quando a pochi mesi dall'uscita di Resident Evil 4 provai la sensazione che pur essendo di fronte a una riconosciuta pietra miliare, probabilmente il titolo di maggior importanza ludica dei primi anni 2000, Mikami non fosse riuscito a mantenere la natura horror della serie e il fenomenale coinvolgimento del secondo capitolo. Molti erano convinti che si trattasse di un limite dovuto alla scelta della telecamera e del gameplay di maggior frenesia, ma il remake di Resident Evil 2, un vero e proprio manuale di come vada attuata tale pratica e non solo in questo media, ha risposto come meglio non poteva a quel quesito. Ci troviamo di fronte forse addirittura un capolavoro sottovalutato poiche' non solo ha reso completamente obsoleto l'originale, migliorando totalmente l'esperienza al di la' della realizzazione tecnica(a differenza di quanto non sia successo con il successivo), ma proprio per aver rilanciato il genere Survival Horror e per averci dimostrato che non fosse arrivato alla fine della corsa.
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