PAGELLONE - Paper Mario Sticker Star

3DS

Paper Mario Color Splash in uscita il prossimo 7 ottobre su WiiU, sembra avere numerosi punti in comune con l'ultimo Paper Mario, ma siamo sicuri che ciò sia un bene?
Pagella per Paper Mario Sticker Star....

....Promosso o bocciato ??!






Sebbene non si possa dire che Sticker Star sia un gioco completamente da bocciare, la fatica Intelligent System si presta a critiche, specialmente da parte dei fan della serie che si ritrovano un brand snaturato, incentrato questa volta preponderantemente sull'esplorazione ed in ogni caso deludente rispetto le precedenti uscite.
L'aspetto esplorativo essendo di natura estremamente meticolosa, alla stregua del dare martellate ovunque ossessivo allo scopo di scovare aree nascoste e stickers, è per questo motivo non adatto a tutti.
Gli strumenti esplorativi a disposizione si limitano agli ormai tradizionali salto e martello e questa volta all'uso degli stickers, elemento distintivo tanto da entrare nel titolo del gioco.
Elemento distintivo ma sfruttato solo in minima parte, in quanto manca un uso creativo degli stessi: ad esempio manca possibilità di far interagire sticker fra loro, rendendo così possibile la creazione di nuovi  sticker, e manca anche la possibilità di combinarli/applicarli a Mario, tutti stratagemmi che dando luce a minigame avrebbero variato l'esplorazione che soffre di ripetitività alla lunga.
Il backtracking è molto diffuso, in quanto è necessario esplorare in diversi momenti un livello alla ricerca di uno sticker idoneo per sbloccare l'enigma che ci blocca la via in un altro, tant'è che risulta ottima a questo fine la struttura a mondi di Mario 2D concezione (livelli brevi e facili da selezionare), che rendono il tutto snello e rapido.

Se sulla fase esplorativa si possono muovere critiche ma il tutto regge e rappresenta il motivo principale per l'acquisto, almeno se siete amanti di questa impostazione, altrettanto non si può dire delle battaglie, divenute vera e propria punizione per il giocatore.
L'eliminazione dei livelli di crescita del personaggio, non sostituiti da un diverso sistema di sviluppo, rende infatti di fatto del tutto inutile combattere.
Le mosse di Mario sono gli stickers (sticker del salto, del martello ecc....più o meno faticosamente raccolti esplorando gli stage) combattendo dunque vengono consumati e la vittoria in uno scontro porta soltanto monete e quando va bene un paio di sticker.
Monete importanti sì ai fini del battle system, in quanto servono per girare una roulette a scopo di aumentare il numero di turni, ma non necessarie grosse quantità per lo scopo. Buona parte dei soldi è proprio da reinvestire nell'acquisto degli stickers persi in battaglia; ma se combattere non ha senso perché non esiste più il livellamento del personaggio, che dalla battaglia non riceve alcuna ricompensa in aumento di prestazioni, che senso ha combattere? E' un consumo di stickers a vuoto!!
La tendenza è dunque quella di schivare il più possibile i nemici che come classico verranno ingaggiati se ci avviciniamo troppo.


Un peccato perché, per quanto il battle system risulti ripetitivo non maturando nel corso del gioco, le battaglie necessitano di una certa strategia nella gestione dell' inventario appunto per evitare spreco di figurine.

Molto belli gli scontri con i boss, che però da soli non possono risollevare il giudizio su un aspetto GDR sciupato.






Sul fronte controlli nulla da segnalare, se non che poteva essere maggiormente sfruttato il touch screen rendendolo protagonista di minigiochi, interazioni con gli stickers, invece se ne sono dimenticati confinato a mero strumento in più per fare ordine nella gestione dell'inventario.






Nessuno gioca un Mario per la trama, ma la serie Paper Mario si era sempre distinta per proporre un Mario diverso anche per quanto concerne il maggior impegno messo nella narrazione.
Questa volta la rotta presa è stata quella di fare un Paper Mario che riecheggi il più possibile le sensazioni di un Mario 2d, anche con delle citazioni apprezzabili, ma vuoi per la scelta di fare tanti micro livelli (idonea per la struttura incentrata su esplorazione e backtracking e per la portatilità dell'avventura),vuoi per l'assenza dei compagni di viaggio spesso bizzarri che creavano una bella atmosfera, la magia che fu di avventurarsi per un mondo irresistibile è assente.

Scelta voluta e chiara ma che di certo non farà contenti i fan di vecchia data e che getta nell'anonimato su una serie conosciuta per il motivo opposto.







Tecnicamente Paper Mario Stricker Star è formidabile. Frame rate mai tentennante, ambienti ricchi di colore, animazioni simpatiche e riuscite, effetto 3D è piuttosto pulito e mai fastidioso.
Lo stesso 3D è ben sfruttato, in quanto attivato in alcune occasioni potrebbe aiutare a scoprire più rapidamente passaggi nascosti fra i "pannelli (di carta) del set".






Nulla da eccepire in un sonoro di alta qualità, che riprende, questo sì, i jingle storici del brand. Effetti sempre perfetti a sottolineare ogni momento.






Se fosse un GDR o un Paper Mario classico, con la sua 20ina di ore per completare la campagna, staremmo a parlare di una longevità sotto media. Essendo a tutti gli effetti diventato un adventure ed avendo un gameplay che resta invariato per tutto l'arco dell'avventura, la lunghezza risulta idonea. Finisce proprio quando si cominciano ad avvertire sofferenze nella ripetitività della struttura di gioco.



CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Paper Mario Sticker Star è un gioco controverso.
Requisito minimo per l'apprezzamento è amare spulciarsi ogni centimetro quadrato di gioco ossessivamente. Per chi ne fosse privo o fosse appassionato di GDR, fan storici della serie inclusi, attenzione perché l'avventura potrebbe tramutarsi in una continua ricerca di soluzioni in rete. L'esperienza GDR proposta da sola non vale il prezzo del biglietto viste le scelte nonsense che la pervadono.

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