WiiU
Ogni giocatore ha delle saghe di cui non può fare a meno nonostante negli anni incappino in capitoli deludenti, una di queste per me è la saga di Paper Mario.
Seppur molto deluso dal capitolo 3DS Stricker Star, un vero e proprio tradimento, speranzoso ed incuriosito da trailer, recensioni e commenti positivi ho voluto dare una chance all'ultimo della serie Color Splash (WiiU)...ma sarà davvero tornato sulla retta via?
...NO! Purtroppo ancora una volta esco da una run a Paper Mario arrabbiato ed annoiato, ma andiamo per gradi.
Graficamente e tecnicamente il gioco è davvero bellissimo (seppur si poteva fare qualcosa di meglio con i tempi di caricamento), la luminosità e la vivacità della palete cromatica lo rende una vera gioia per gli occhi, così
come nulla c'è da dire su un sonoro granitico come da tradizione per la
serie.
Il design adventure dei livelli è convincente e cercare le zone da ricolorare risulta meno snervante rispetto alla necessità di martellare ovunque presente in Stricker Star.
Punto fortissimo di questo Color Splash è il ritrovato humor, che spacca davvero. Ci troviamo a dialogare con autentici personaggioni e dinnanzi a situazioni esilaranti, a tratti geniali.
Dialoghi che interrompono però troppo spesso l'incedere, in modo del tutto superfluo, contribuendo a rendere altalentante un ritmo di gioco già minato da frequenti, ed ancora una volta, inutili battaglie gdr.
Infatti il nodo cruciale che mi fa incazzare (scusate la necessaria schiettezza) è ancora una volta legato al battle system, che seppur con qualche piccolo miglioramento, ispirandosi allo stesso concept di Sticker Star eredita tutta la sua pallosità ed inutilità, risultando una vera e propria punizione per il giocatore che non è riuscito a schivare il nemico.
Allarmante che non serva neanche entrare nello specifico di ciò che non va perchè sostanzialmente ne ho già scritto, essendo i problemi esattamente gli stessi fatti registrare dal bs di Stricker Star.
**leggi la RECENSIONE di Paper Mario Stricker Star**
Una Intelligent System che non è stata in grado dunque di capire dai suoi errori nonostante, non soltanto in questa sede, le critiche al bs di Stricker Star furono copiose.
Eppure viene da pensare che gli sviluppatori si siano accorti che nel bs creato c'era qualcosa che non andava tanto da dare strumenti per velocizzare la pratica. Salendo di livello colore, possibile non per forza combattendo ma anche soltando tingendo gli stage, è possibile eliminare alcune tipologie di nemici già affrontati nei livelli precedenti colpendoli col giusto tempismo tramite salto o martello senza entrare in battaglia gdr. Inoltre il posizionamento dei nemici in alcuni livelli è palesemente tale per sfidare il giocatore a schivarli eseguendo slalom.
Tutto ciò è inaccettabile per un amante di gdr, che negli scontri dovrebbe trovare soddisfazione e punto massimo di divertimento, non la volontà di schivarli.
Scontri inoltre che potevano essere eliminati quanto meno nel momento in cui si ripercorre un livello già ultimato, considerando che è del tutto inutile farmare.
Altra cosa pesante sono alcune fasi trial and error del tutto fuori luogo.
Paper Mario Color Splash fa dei piccoli passi avanti rispetto allo sciagurato Sticker Star riproponendo humor e mondi di gioco degni di questa saga, ma non basta perchè il gioco nel complesso risulta pesante da portare a termine anche a causa di una longevità eccessiva considerando l'impianto ludico in campo.
Siamo arrivati al bivio, questo brand deve fare una scelta: o si torna a vestire i panni al 100% di un gdr con un party con cui condividere l'avventura ed un battle system degno di tale nome come in passato (bruciando una volta per tutte i mazzi di carte) o rendere la saga 100% adventure con un bs “live action”.
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