
In questi giorni ho finalmente rimediato ad un peccato videoludico giocando per la prima volta un Pikmin.
Persi i primi per Game Cube ai tempi dell'uscita, ho sempre rimandato il recupero con la scusa di
aver tanti altri giochi più recenti a cui dare priorità, mascherando il vero timore del mancato acquisto: “gestire animaletti pupazzosi alla ricerca di risorse, mi stancherà?”.
La risposta che mi sono dato è sempre stata: “forse, aspettiamo il prossimo capitolo”; ed ora che Pikmin 3 è ormai out da tempo era giunto il momento di mantenere la promessa che mi ero fatto.
Pikmin 3 agli occhi di un neofita della serie come me, ha dato subito la sensazione di un gioco strano, unico, ed è stato eccezionale come sin dai primi istanti ogni possibile mio preconcetto sia diventato un lontano ricordo.

Merito di un gameplay e di un level design eccellenti, che valorizzano le abilità uniche di ogni specie Pikmin e che usate in combinato fra loro ci aiutano a sbloccare di volta in volta la via.

Così pure unica è la sensazione di gioiosa scoperta al disvelamento di una nuova incantevole area da esplorare, al rinvenimento di un frutto da recuperare o, ancor di più, all'incontro con una nuova razza di Pikmin.
Si respira quell'etera atmosfera senza tempo di gioco che non conosce distinzioni di età né di sesso.
Lo scorrere della giornata nel mondo di gioco (non molto lunga stimata in minuti reali) entro la quale bisogna rientrare alla navicella e raggruppare tutti i Pikmin, crea di primo acchito una certa ansia, se non addirittura il desiderio di non essere sottoposti a questo limite passato il quale, i nostri Pikmin, soli all'aperto, morirebbero. Tempo due giorni (di gioco) e si realizza come questa “regola” sia essenziale, fondamentale ed inscindibile dal gameplay; l'abilità del giocatore si misura infatti nella sua capacità di pianificare a puntino l'agire dei Pikmin ottimizzando i tempi; non avere tale limite avrebbe reso necessario ripensare completamente il titolo.
Non è un gioco esattamente facile a dispetto di quanto la sua innocente estetica potrebbe suggerire, i boss sono tosti ed in linea di massima la mente è sempre da tenere bene accesa, pianificando con criterio la tabella di marcia della giornata.
Bellissimi gli ambienti non solo ludicamente parlando ma anche sul fronte strettamente artistico, nel quale è stata riversata particolare cura. Il comparto tecnico a supporto convince, in barba alle polemiche sulle potenzialità non al passo coi tempi dell'hardware Wii U, i team Nintendo anche e soprattutto in questo Pikmin 3, hanno infatti dimostrato impegno massimo ed abilità nel tirar fuori il meglio in ogni situazione.
Illuminazione, shaders e textures sono ottimi, e vanno a ricreare scenari immersi nella natura pazzescamente affascinanti e coinvolgenti. E pensare che lo sviluppo era iniziato sulla prima Wii...

Peccato, mi è piaciuto davvero troppo per concludersi “così presto”. A tal proposito comunque ricordo che è acquistabile sull'eShop un DLC piuttosto corposo nei contenuti che incrementa non di poco l'ammontare delle ore.

Il consiglio è, anche per chi è restio verso giochi non story based e molto cartoon, o per chi pensa che i gestionali non facciano per lui, di dare una possibilità a Pikmin 3; con grandissima probabilità vi troverete in mano un titolo che vi darà sensazioni uniche, tali da farvi venir voglia di recuperare anche i capitoli precedenti. Garantito.
0 Commenti