Welcome to Gamer May Cry

Il mondo di Gamer May Cry apre da oggi i suoi cancelli al pubblico: immergetevi nel centro di ricerca "In-depth", visitate la scuola de "Il Pagellone" soffermandovi sui suoi programmi ed interloquendo coi suoi docenti, lasciatevi infine suggestionare dal mistico e multiforme "Castello di Aku".Eplorate, banchettate, confrontatevi, fate incetta di gadgets e souvenirs.Lo staff vi introdurrà al mondo di Gamer May Cry e al suo senso con le righe che seguono. Buon Open Day a tutti.



sigla realizzata da : Shin_Andrea

Iniziare una nuova avventura, un nuovo percorso è sempre un bel grattacapo, si passa inevitabilmente per essere accomunati ad altri, a cose già fatte, scritte e dette.
Non spenderemo quindi in questa sede ulteriori parole sull'offerta presente e futura del nostro blog, lasceremo che i contenuti parlino per noi per rivolgerci piuttosto al titolo che portiamo, a quel "Gamer May Cry" che torreggia in testata.

La titolazione, preferita ad altre opzioni, non è prevedibilmente frutto di una scelta casuale: rappresenta l'alpha di tutti noi, parte da lontano, per arrivare molto vicino, quando con Devil May Cry e relativa epoca aurea della PS2 ci rendemmo conto un pò tutti che il videogioco stava radicalmente cambiando, che era diventato qualcosa di diverso, qualcosa di intimamente cinematografico, affascinante, unico. 

L'epoca Play Station sdoganò tra il grande pubblico la visione 3D del gameplay, gli ambienti assunsero profondità, i beat 'em up si facero strada tra poligoni grezzi eppure suggestivi.
Ma fu solo nell'era successiva, innanzi a quella inerpicante scogliera, lungo quel diroccato passaggio fatto di gradini, archi e torri vedette culminante nell'atrio del lugubre castello, che si impresse indelebile la sensazione di avere a che fare con un film interattivo, eppure ancora così visceralmente giocoso ed hardcore a dispetto dei tanti suoi contemporanei deviati.

Il nostro nome è un genuino omaggio non solo ad un gioco, ma ad un modo di fare videogiochi mai visto fino ad allora: se è vero che nei pixel colorati di un Final Fight e di Gradius o nei deformed eroi su sfondo pre-rendered di Final Fantasy VII c'era tanta nostra immaginazione che accorpava come un collante il gioco e ci faceva sentire "vivi e vegeti" dentro di esso, dentro la storia, è pur vero che da Devil May Cry in poi l'immaginazione ha realmente preso corpo nel nostro campo visivo, in una continua reciproca sublimazione tra momento visivo e gesto ludico.

Un tempo immaginavamo chissà che battaglia ci aspettasse alla fine di Golden Axe, ora in quella battaglia ci siamo noi, noi abbiamo davanti il videogioco nella sua realizzazione finale, un media in grado di comunicare tramite innesti artistici e non solo.

Il titolo Gamer May Cry non vuole rendere omaggio solo all'opera di Hideki Kamiya, al modo di fare vg con essa codificato ed istituzionalizzato, ma anche e soprattutto al "Gamer" singolarmente inteso.

Al giocatore solo innanzi agli avvolgenti landscapes del videogioco moderno.

Solo in logoranti esperienze per l'appunto single player quali Silent Hill, Manhunt, The Last of Us, tutte esperienze che non funzionerebbero allo stesso modo senza il fattore solitudine. 

Solo nei budelli di Lea Monde, nelle strutture di Black Mesa, coinvolto in una storia che si disvela e diviene sua personale ad ogni passo mosso, ad ogni interazione in quel mondo, ad ogni nemico caduto, senza per forza passare attraverso spersonalizzanti cut-scenes.

Nel multiplayer c'è un universo di sensazioni apprezzabili ma talvolta anche schemi di gioco per forza di cose adattati e perciò spesso snaturati, sigle impronunciabili, impedimenti all'implementazione di un percorso narrativo, etc., tutte cose che non appartengono a noi, al Gamer, appartengono ai "Gamers", nobili quanto noi, ma distanti, legati ad un universo e ad un linguaggio che non vogliamo ci competano, non che aborriamo beninteso.

Il solo multiplayer che appartiene al Gamer, che appartiene a noi, è quello che non può che essere tale, pena lo svilimento, la costrizione, la compressione, addirittura l'inattuabilità di una formula ludica votata per natura alla prestazionalità, alla competitività, piuttosto che al mero accumulo di ore in compagnia.

Insomma, come avrete capito, colui a cui ci rivolgiamo è il Gamer che sà abbandonarsi alle emozioni in mezzo all'oceano alla guida di Re Drakar, o all'atto di restuire colore al mondo nei panni di Amaterasu, che bestemmia all'ennessima tritata di Meat Boy, che avverte un nodo allo stomaco alla morte dei suoi Pikmin, al cadere di Agro nell'abisso, che può addirittura piangere alla vista di una Emily pervasa dai semi rossi, che può ancora piangere ma di gioia dopo aver parryzzato tutte le hit di una Super Combo, guardiamo in sostanza al Gamer che May Cry

Il Gamer siamo potenzialmente tutti noi, da soli di fronte alle piccole cose immense del videogioco.



Posta un commento

12 Commenti

  1. Benvenuti Ragazzi.
    Finalmente una voce fuori dal coro. Vi seguirò con attenzione

    RispondiElimina
  2. Il caro gamer in via di estinzione quindi XD
    Nome appropriato. Però mi sa che piangeremo presto. Già in questa gen ho pianto abbastanza XD

    RispondiElimina
  3. Il proposito è di tenerlo in vita... Noi... Voi... Assieme.

    RispondiElimina
  4. Inizio epico! Io da sempre preferisco le esperienze single player (l'online non lo disdegno ma lo metto in secondo piano) perché é il sp l'unico modo per veicolare una storia, un emozione, un modo di fare, di scoprire. Perché é ovvio che nella bolgia di un deatmatch online, oltre al puro divertimento, che cavolo di narrazione si può mai comunicare?? É bello per me avere questo angolino, vi seguirò con piacere e aggiungo che non é il caso di esser disfattisti, certi giochi con le palle escono ancora oggi, solo vhe oggi bisogna saperli cavare da un panorama enorme, dove c'é di tutto e di più.

    RispondiElimina
  5. Concordo sulla faccenda dei bei giochi in un panorama estremamente multiforme nell'offerta e quasi dispersiva. Personalmente sono positivo... Per ogni brand che decade, per ogni genere che perde smalto, per ogni genio che perde il guizzo, ce n'è sempre uno che sorge/risorge.

    Sulla faccenda del multiplayer non lo snobberemo, sia chiaro, ma ce ne occuperemo solo ove reputeremo esalti l'anima primordiale del vg fatta di giocosità, emozioni ludiche in senso stretto, sfida, competizione, prestazione; compatibilmente coi nostri impegni ed interessi, sia chiaro.

    RispondiElimina
  6. Questo blog è proprio una merda, si vede proprio che è fatto da quelli di spazio.
    Per non parlare della scelta di questo sfondo "artistico", secondo me fate più bella figura a mettere quello di knack. Invece le recensioni sono da veri Pr0, dovete continuare così perchè siete sulla strada giusta!

    Tanti saluti da bibbo

    RispondiElimina
  7. Ciao ragazzi!
    Un grandissimo in bocca al lupo per l'inizio di questo progetto.
    Spero per voi si riveli una bella avventura, io mi limiterò a seguirvi con molta attenzione e, perchè no, a scambiare due parole di tanto in tanto.
    Sono certo che il blog avrà vita lunga e pian piano otterrà la visibilità che merita!

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  9. Bene...ho dato uno sguardo generale al blog e ai suoi contenuti. Davvero interessanti e freschi, e sopratutto il blog lascia ben sperare per gli sviluppi futuri. Si fiuta ad impatto che ha del potenziale e colpisce se non altro per il suo "essere diverso" dai soliti siti/blog specializzati in materia videoludica. Mi piacerebbe (e ne sarei tanto entusiasta) dare il mio apporto seppur con una collaborazione saltuaria. Ad ogni modo vi faccio i miei più sinceri complimenti. Bravi !

    RispondiElimina
  10. Non poteva essere introduzione migliore, complimenti ragazzi!^^
    Speriamo che con la nuova gen il fattore GMC torni alla ribalta, anche se devo riconoscere che in qst gen abbiamo visto l'esplosione del media videlodico come non mai e di qst sono felice, ma ci sono anche risvolti negativi relativi all'enorme business che si è creato attorno ad esso. La nascita di sempre più prodotti snaturati per andare incontro alle esigenze del pubblico e titoli magari più coraggiosi e di "stile" che cadono nel dimenticatoio.

    RispondiElimina
  11. Grazie a tutti e restate in campana. Sono attese novità nel corso della giornata. Di più non possiamo anticipare per ora...

    RispondiElimina
  12. Molto interessante e complimenti vivissimi per la sigla!

    RispondiElimina
Emoji
(y)
:)
:(
hihi
:-)
:D
=D
:-d
;(
;-(
@-)
:P
:o
:>)
(o)
:p
(p)
:-s
(m)
8-)
:-t
:-b
b-(
:-#
=p~
x-)
(k)